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FERNWERK: UN ORGANO CHE PIOVE DALL’ALTO


Particolarmente spettacolare nella sala della Elbphilharmonie di Amburgo, questa straordinaria tecnica di diffusione del suono di un organo a canne è presente nelle più importanti chiese e sale di scuola tedesca.



Quando agli architetti Herzog and de Meuron di Basilea venne commissionato il progetto della  Elbphilharmonie di Amburgo, decisero da subito che quella sala doveva essere, dal punto di vista acustico, tra le più sorprendenti d’Europa. 

Inoltre la sala doveva meravigliare anche per i particolari effetti ambientali che si potevano creare grazie a diversi espedienti tecnologici.

Quando fu il momento di progettare il gigantesco organo a canne, non ebbero dubbi: il suono doveva sbalordire. Il pubblico doveva sentirsi avvolto dal suono dello strumento, ma soprattutto lo strumento doveva fare parte del pubblico.

A partecipare a questa idea ci pensò la stessa ditta costruttrice, la Johannes Klais Orgelbau di Bonn, ricordando agli architetti che, tra le altre, si poteva utilizzare una tecnica già consolidata a partire dal 19° secolo nell’arte organaria tedesca.  

Tecnica nota col nome di “Fernwerk ”.

Questo termine sta ad indicare un insieme di registri posti prevalentemente in alto nelle chiese o nelle sale da concerto, dislocate sopra il soffitto, il cui suono esce da un foro appositamente costruito, quasi sempre nel centro del soffitto stesso.

Il tutto per ottenere un effetto particolare di riverbero, o eco ambientale, tale da meravigliare, poiché il suono, letteralmente, piove dall’alto.

Ma prima di vedere quel gigantesco insieme di tecnologia che è la  Elbphilharmonie, facciamo un breve percorso storico tra i fernwerk in giro per l'Europa.

DUOMO DI PASSAU

Tra i più importanti organi d’europa che presentano questa tecnologia, non possiamo che cominciare dall’organo del duomo di Passàu, in Germania, che, con le sue 17.974 canne, è il più grande organo a canne d'Europa.

In questa cattedrale il fernwerk. gestito dal quinto manuale della consolel, presenta, tra l’altro, un curioso concerto di campane.

Ma quello che è straordinario, per questa cattedrale, è il perché nel lontano 1924, si decise di modificare l’organo aggiungendo anche il fernwerk.

Le ragioni di questa decisione ci fanno capire cosa significa, per la cultura tedesca, la presenza dell'organo a canne in una chiesa in generale, in una cattedrale in particolare.

La messa di Natale di quell’anno, vide una scarsa partecipazione di persone, che fece infuriare l’allora vescovo della cattedrale, Sigismondo Felix Freiherr von Ov-Felldorf.

La ragione di quelle defezioni fu subito chiara: l'organo, causa la mancanza di manutenzione degli anni precedenti, era guasto e quella sera non funzionava!

Il vescovo chiese immediatamente non solo di revisionarlo, ma di ampliarlo al fine di mettere a disposizione dei fedeli uno strumento che rappresentasse una sostanziale attrazione per le funzioni delle solennità più importanti.

Ai molteplici progetti presentati da diversi organari per implementare l’organo, ce ne fu uno, presentato dagli organari Siemann e Klais, che prevedeva la costruzione del fernwerk.

Quel fernwerk oggi è al suo posto e viene comandato dalla quinta  tastiera della consòl che gestisce, tra l’altro, anche altri effetti speciali.

Karl Dangl, lo storico di questo organo, dichiara che “Il 'Fernwerk' è particolarmente destinato alle devozioni popolari, in cui uno stato d'animo mistico e devozionale è particolarmente alimentato da un'opera del genere, dal fascino unico, e può ancora avere un effetto significativo sulla nobilitazione della mente del credente.”

AMBURGO, CHIESA DI SAN MICHELE

Anche in questa chiesa è presente un fernwerk, ma qui la tecnologia del 'Fernwerk'  è più sofisticata.

Questa chiesa possiede cinque organi tra cui un organo Marcussen e un grande organo Steinmeyer con i suoi 85 registri, 5 manuali e 6.674 canne.

Il Fernwerk, posto nella soffitta della chiesa, è comandato da 17 registri e 1.222 canne.

I toni sono convogliati al rosone del soffitto, che funziona da buco di risonanza, posto al centro del soffitto stesso, ad un'altezza di 27 metri, tramite un canale sonoro lungo circa 20 metri.

Il canale funziona proprio come un gigantesco tubo bass reflex di una cassa acustica del vostro wi-fi di casa, entrando in risonanza per particolari frequenze, rendendo la “pioggia sonora” particolarmente piena e importante.

Il rosone è stato ricostruito secondo il progetto originario del 1910. Particolarità sono il meccanismo ad alta pressione e una cosiddetta macchina della pioggia, un tamburo con ciottoli che produce il suono della pioggia battente.

L'originale Fernwerk fu costruito nel 1912, come aggiunta moderna al grande organo dell'epoca, e aveva solo la funzione di inviare sfumature pianissime all'interno della chiesa attraverso la griglia sonora nella cupola. Quando è stato reinstallato, si è deciso di non ricostruire semplicemente il Fernwerk dell'organo Walcker. il nuovo Fernwerk è stato ulteriormente sviluppato con un'aggiunta di timbri molto colorati al sistema di organi. 

Tra l’altro, oltre che dalla consòl principale, può essere suonato da una consòl dedicata posta al centro della chiesa.

DUSSERDORF, CHIESA DI SANT'ANTONIO

Ancora un esempio, ma non l’ultimo Fernwerk presente in Europa, quello della chiesa di Sant’Antonio a Düsseldorf-Friedrichstadt.

Questa chiesa presenta tre organi:  l'organo del coro, consacrato nel 2012, l'organo principale, finito di ristrutturare nel 2016, e un Fernwerk, che è stato installato sopra la cupola nel 2018, composto da 8 registri.

Poiché le due consòl sono collegate a tutti e tre gli organi, il visitatore non solo sentirà il suono da dietro, ma potrà anche sentire come il suono “si muove” in maniera spaziale nella chiesa. 

Questo sistema d'organo, ha lo scopo di rappresentare, in modo particolare, l'importanza della chiesa, e di sottolinearne l’architettura.

l'organo del coro si trova vicino all'altare laterale ed è utilizzato per le messe feriali e per accompagnare il coro. simbolicamente parlando, il Fernwerk sopra la cupola porta la musica dal cielo, e l'organo della cantoria accompagna la preghiera e il canto dei fedeli.

AMBURGO, ELBPHILARMONIE

Come vi avevamo anticipato, l’organo è stato progettato per “stare insieme al pubblico”.

le sue canne sono infatti sparse tra le varie gallerie come se fossero esse stesse parte del pubblico.

Poiché i responsabili volevano che l'Elbphilharmonie fosse una "casa per tutti" in cui la musica fosse accessibile a chiunque, anche l'organo è stato costruito molto vicino al pubblico. Alcuni dei tubi possono anche essere toccati dagli ospiti del concerto. I tubi sono stati quindi rivestiti in modo speciale.

L’organo presenta 4.765 canne, di cui 380 in legno, 5.385 in metallo, distribuiti su 69 registri.

Ma è proprio il Fernwerk che in questo strumento raggiunge la massima espressione delle sue potenzialità, e questo grazie agli espedienti tecnologici progettati dal tecnico del suono in assoluto più importante al mondo: il giapponese Yasuhisa Toyota, con, sulle spalle, l’esperienza di 60 sale da concerto da lui progettate, tra le più importanti al mondo.

Il principio su cui basa le sue progettazioni sono dichiarate da lui stesso: "Se tu, come acustico, riesci a far sì che il pubblico non percepisca più la grande distanza dalla musica, hai fatto un buon lavoro." (Yasuhisa Toyota)

Per controllare perfettamente i riflessi, Toyota ha ideato un rivestimento murale innovativo, la "pelle bianca". Deve il suo nome ai circa 10.000 pannelli in fibra di gesso, il cosiddetto “white skin”, che rivestono soffitti, pareti ringhiere e balconi. Ciascuno dei pannelli è costituito da un milione di "celle" di dimensioni variabili, create per aiutare a definire il suono all'interno dello spazio, in modo che il suono da loro riflesso, sia distribuito in modo ottimale nella sala. 

inoltre, con una tecnologia davvero sorprendente, Toyota ha sospeso la sala da concerto su un insieme di 360 molle in acciaio. 

Di conseguenza, la sala da concerto, fluttua nello spazio, per così dire, ed è completamente insonorizzata.

Ma quello che sorprende è l'architettura del soffitto, che presenta curve paraboliche e una specie di fungo rovesciato centrale, il cosidetto “riflettore”, il tutto studiato per dare riverberi ed effetti acustici spettacolari alla sala.

Ed è proprio nel riflettore centrale che è stato collocato il Fernwerk.

Anche se costituito di soli 4 registri, (Seraphonflöte da 8 pollici, Seraphonflöte da 4 pollici, Stentorklarinette da 16 pollici, Stentorklarinette da 8 pollici) 

Il suo suono esce da griglie poste verso la parte bassa della struttura, riverbera contro le pareti paraboliche del  “white skin”, producendo non solo un effetto di “suono che piove dall’alto”, ma investendo e coinvolgendo il pubblico in un'esperienza acustica unica al mondo.

 



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